Filati e FibreFocus sulla MaglieriaFilati Sostenibili

Il Tencel Lyocell è una fibra cellulosica che trae origine dalla cellulosa del legno e attraverso processi responsabili e sostenibili diventa una fibra dall’aspetto morbido e serico.

Il legno utilizzato per la creazione di questa fibra è quello di eucalipto. Il consumo di acqua impiegato nel processo produttivo di Tencel è 10-20 volte inferiore rispetto a quello del cotone. Pur risultando anch’essa una fibra vegetale dimostra quindi una maggiore eco-compatibilità rispetto al cotone.

alberi foresta eucalipto

La prima azienda a produrre il lyocell è stata la Courtaulds Fibers Inc. nel 1988, nell’impianto sperimentale S25; solo quattro anni dopo, nel 1992, iniziò a commercializzarlo, sotto il nome Tencel. Solo successivamente la produzione si espanse, e iniziò anche a produrlo la Lenzing AG, una compagnia austriaca, sotto il nome commerciale di Lenzing Lyocell.

Da marzo 2018 Lenzing AG ha smesso di commercializzare la fibra lyocell sotto il nome Lenzing Lyocell, e oggi produce le fibre cellulosiche Modal e Lyocell utilizzando un unico nome per entrambe: TENCEL. Sono oggi differenziate come Tencel Lyocell e Tencel Modal.

La fibra viene prodotta dalla cellulosa frantumata disciolta in NMMO-monoidrato il prodotto risultante è di consistenza simile al miele, ma si indurisce quando oltrepassa la filiera. Si distingue perciò dalla viscosa che utilizza il solfuro di carbonio facendo comunque parte delle fibre cellulosiche. proprio per il fatto che durante la produzione si utilizzano prodotti chimici a molto basso livello, Lyocell ha ottenuto il certificato con il marchio di qualità ecologica europeo Oeko Tex 100.

La produzione di Tencel Lyocell da parte della Lenzing AG è rivoluzionaria perché il processo di produzione si basa su un procedimento di filatura solvente, che utilizza solventi atossici e riciclati quasi al 100% all’interno del ciclo produttivo. E’ questo un processo a ciclo chiuso brevettato.

Sebbene il lyocell sia biodegradabile, se posto in una discarica non si decompone completamente. In ogni caso, da appositi studi, risulta che esso riesca a decomporsi in soli 8 giorni in determinati ambienti.

Il legno utilizzato deriva da specifiche foreste certificate FSC e PEFC, principalmente di alberi di eucalipto, ma anche di betulla e quercia. I terreni che vengono utilizzati non sono adatti per l’agricoltura, la coltivazione di piante utili alla produzione di tencel non è quindi in competizione con la produzione alimentare, come può avvenire invece per la coltivazione del cotone.

In generale ad oggi il Tencel è fatto, dal punto di vista di trattamento, in Austria, Regno Unito, e anche negli Stati Uniti, ma gli alberi indispensabili per averla, gli eucalipti, arrivano dal Sud Africa. Per quanto riguarda il consumo di acqua, gli alberi di eucalipto non hanno bisogno di irrigazione, ma ne serve per trattare la polpa di questo legno per trasformarlo in Lyocell. Il conto totale è di 154,7 litri di acqua per chilo di fibra, sempre molto meno rispetto anche al cotone biologico che arriva dalla California.

Tencel sito web screenshot

Le caratteristiche principali sono l’ottima resistenza, la buona traspirabilità e l’assorbimento dell’umidità. I tessuti di lyocell resistono ai lavaggi fino a 40° C senza nessun problema; se si lava a 60°C, tuttavia, si nota un restringimento del 5% circa. La mano è molto morbida, liscia e lucida, con una resa molto fluida dei tessuti ortogonali o dei capi in maglieria che utilizzano i filati prodotti dal lyocell. Anche la resa dei colori in fase di tintura è molto buona, i colori risultano infatti intensi e ricchi grazie all’elevata capacità di assorbimento delle fibre.

Tra i pregi va citato anche un assorbimento dell’umidità maggiore rispetto ad altri materiali similmente usati: dato che la base è il legno di eucalipto, capace di assorbire l’umidità in modo naturale. Il Tencel ricavato non fa altro che sfruttare la già intrinseca qualità differenziandosi dal cotone che assorbe in media il 50% di meno. Oltre ad assorbire umidità, il Lyocell è anche anallergico perché in grado di filtrare batteri e altri agenti inquinanti.

Il Modal sopra citato è un’altra fibra cellulosica, simile al Tencel, rientra anche lei nel mondo delle viscose, ed è creata a partire dalla cellulosa estratta dagli alberi di faggio. Come data di creazione è antecedente al Tencel, di poco successivo alla creazione del rayon da cui differisce solo per fatto di provenire specificatemente dalla polpa di cellulosa esclusivamente di faggio, mentre il rayon è creato con cellulosa di alberi diversi.

L’azienda sopracitata Lenzing AG è uno dei produttori di Modal più noti al mondo. A differenza di altre fibre Modal presenti nel mercato, Modal by Tencel è protetto da un sistema di certificazione globale ed è quindi una fibra che possiamo tranquillamente definire sostenibile.

Tencel sito web screenshot

La superficie liscia della fibra Modal impedisce il deposito di minerali durante il lavaggio e quindi l’indurimento anche dopo molti lavaggi e garantisce la longevità dei tessuti. Al tatto il modal è soffice ed elastico come una microfibra, ha un’ottima vestibilità aderente, ma rimane molto più delicato sulla pelle e non crea fastidi e irritazioni, per questo è molto utilizzato per l’abbigliamento intimo.